L’indice glicemico di un alimento rappresenta la velocità con cui il nostro corpo assorbe le calorie di quell’alimento; ne consegue che più alto è l’indice glicemico più velocemente viene assorbito e quindi maggiore sarà il rischio di depositarlo come “grasso” una volta digerito.
Esempio:
Supponiamo che a pranzo vogliamo mangiare un piatto di pasta di 400 kcalorie(come prescritto da una dieta ipotetica), in realtà potrei decidere anche di mangiare una bella fetta di dolce sempre di 400 kcalorie e rispettare l’introito calorico prefissatomi; però tra la pasta ed il dolce c’è una bella differenza: la pasta è un carboidrato complesso a relativamente basso indice glicemico(anche la cottura lo può influenzare), il dolce invece è un carboidrato semplice ad alto indice glicemico, quindi anche se le calorie sono uguali e sulla bilancia pesandomi avrò lo stesso risultato in peso, non avrò lo stesso effetto sui miei depositi di grasso corporeo, in quanto col dolce rischierò molto di più…
Cibi a bassissimo indice glicemico sono gli alimenti ad alto contenuto di acqua e fibre, come verdure e ortaggi, invece li dove ci sono gli zuccheri semplici l’indice glicemico è alto.
Una buona dieta deve sempre rispettare diverse “regole” … ma il buon senso la deve fare sempre da padrone!!
Il dolce lo si può mangiare, ma magari se non vogliamo rischiare troppo è meglio assumerlo a colazione!!
Nutriamoci - La dieta come stile personale - Historica Edizioni 2017 - Edoardo Verdino
